Gianfranco Tognarelli |
Lettera a Tognarelli
Caro Gianfranco,
Ho accettato con grande favore ed entusiasmo il suggerimento dell’amico Nicola Micieli per una mostra personale alla fondazione IL Bisonte. Confesso che conoscevo la tua attività incisoria attraverso alcune stampe viste qualche volta in mostre collettive. Del resto, la tua natura schiva e poco propensa a mostrare i lavori, non ne ha facilitato la conoscenza. Per la tua natura che condivido, capisco il riserbo del tuo lavorare per il piacere ed il gusto del fare che spesso è prerogativa dei grandi artisti. Tu appartieni a quella schiera, di ormai pochi che non ambiscono a mettersi in mostra pur avendo le qualità per farlo. Ho guardato attentamente le tue incisioni, sono rimasto colpito da una ricerca divenuta con gli anni, sempre più personale, pur attingendo da quei maestri, direi più che altro da alcune incisioni, che hanno attirato il tuo interesse. Micieli, con attento esame nella nota critica, ha ripercorso le molteplici fasi puntualizzando, da par suo, i periodi che hanno caratterizzato i momenti più salienti della tua attività incisoria. A prescindere dalla perizia tecnica, noto la sensibilità poetica che ha accompagnato sempre, anche negli ultimi anni, le tue visioni, espresse da un segno leggero e da delicate acquetinte, in particolare da quelle realizzate negli anni duemila, in cui immagini oniriche e surreali lasciano spazioagli antichi paesaggi. Non caso sono intitolate: Tracce, Libertà, Visione… Sicuramente la tua mostra al Bisonte sarà oggetto di interesse per i cultori della materia e di insegnamento per i giovani allievi della nostra scuola. Grazie per la tua presenza nella sede della Fondazione.
Rodolfo Ceccotti Direttore Fondazione il Bisonte
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